Vi piacerebbero le #keicar in Europa?
Una proposta arriva dal ministero dell’economia Italiano (non dal ministro delle opere inutili e costose, ovviamente): per aiutare l’industria europea si potrebbe introdurre una categoria di piccole ed economiche #citycar elettriche con batterie “swappable”, da incentivare.
Ho sentito proposte peggiori, sinceramente. Cosa ne pensate?
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https://www.quotidianomotori.com/automobili/kei-car-giapponesi-europa-rivoluzione/
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Anche perché le auto elettriche disponibili diventano sempre più grandi e pesanti, tanto che anche dal punto di vista ecologico inciderebbero poco.Senza considerare che per alimentare auto enormi servono batterie enormi, generando sprechi di risorse enormi e appesantendo ulteriormente il veicolo.
E non sto neanche considrando la pericolosità di questi bestioni
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https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/26/suv-elettrico-autobesita-transizione-verde/7781698/
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Per quanto mi riguarda il modo migliore di aiutare la diffusione di queste keicar sarebbe ciò che propone #Hildago a #Parigi:vietare #SUV in citta.
Ma in Italia pensare a qualche innovazione in cui si impedisce laccesso alle auto da qualche parte sarebbe impensabile, anche se i miglioramenti che si avrebbero in moltissimi campi sono incredibili. A cominciare dalle vite salvate.
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https://eutoday.net/paris-calls-for-government-ban-on-suvs-in-urban-areas/
@rivoluzioneurbanamobilita @energia Penso che se le batterie sono sostituibili sono anche più facilmente soggette a furto (una rapida ricerca sul web fa vedere come sia un fenomeno sempre più diffuso).
Se si vuole procedere in tal senso sarà necessario creare un sistema a prova di ladro, ma ahimè, fatta la legge si impiega poco per trovare l’inganno.@mikkaels @rivoluzioneurbanamobilita @energia Ho avuto lo stesso pensiero. Se sono removibili durano poco.
@mikkaels @rivoluzioneurbanamobilita @energia
Se le auto avessero tutte batterie estraibili compatibili e intercambiabili tra loro in breve tempo il prezzo diventerebbe talmente basso che non ci sarebbe nessun vantaggio a rubarle.
Si fa uno standard di batteria e tutti usano quello.
Non serve neanche perdere tempo a caricarle: ti fermi all’autogrill, lasci giù le batterie scariche, e ti danno batterie già cariche. Paghi solo la ricarica.
@rivoluzioneurbanamobilita @energia
Non è riducendo la dimensione delle auto che risolvi il problema.
Quello che bisogna fare è togliere il bisogno di usare l’auto e quindi incentivare il lavoro agile (invece di combatterlo) e smettere di creare accentratori di traffico (come i grandi centri commerciali) che spesso vengono imposti in luoghi già in difficoltà.@badwolf
Concordo al 100%. Aggiungo che bisogna dare alternative valide all’auto, cioè sia mezzi pubblici, sia infrastruttura ciclabile. L’unico modo per farlo è togliere spazio alle auto. I mezzi di superficie e le bici diventano competitive ed attraenti quando non si invischiano nel traffico automobilistico.@rivoluzioneurbanamobilita @badwolf @energia Non tutte le soluzioni ad sono applicabile ovunque.
Trento ha circa 120k abitanti divisi tra centro e una decina di frazioni la maggior parte delle quali non le raggiungi in bici se non sei “ciclista”.
Il centro è così piccolo che fai prima a piedi.@gepeto64 @rivoluzioneurbanamobilita @energia
Certamente! Un po’ la mia situazione.
Abito a 40km da dove lavoro: troppo per me per andare in bicicletta, dovendo anche portare del materiale. Il tragitto non è servito dai mezzi pubblici.
Per la mia tipologia di lavoro devo essere in presenza, per cui non ho molta scelta, ma altri miei colleghi potrebbero lavorare da casa senza alcuna limitazione.
Per vari motivi questo non accade.
Ci dev’essere prima di tutto un’evoluzione culturale.@badwolf @gepeto64 @rivoluzioneurbanamobilita @energia Anche noi stessa situazione: una auto in 4, a metano perché nel 2009 era la scelta più ecologica possibile. Chi può usa i piedi o i mezzi pubblici, ma chi lavora a 60km di distanza senza collegamenti non ha molte alternative, dato che lo SW non lo concedono
@badwolf @rivoluzioneurbanamobilita @energia La riduzione della grandezza delle auto non è certamente la soluzione ma aiuterebbe. La 124 di mio padre, che era considerata grande, era larga 163 cm mentre l’attuale Punto, che è considerata piccola, è 6 cm più larga. Oltretutto, in zone altamente abitate, dove i box scarseggiano, chi negli anni 70 ne aveva uno piccolo (e lo conosco) dove parcheggiava la grande macchina di famiglia, ora non riesce a metterci la Punto e la tiene per strada,
@rivoluzioneurbanamobilita @energia meglio dei giga suv sicuramente, mutuerei dal Giappone anche la norma per cui ti puoi comprare la macchina solo se hai un posto auto in casa <3
@Thunderwiller @rivoluzioneurbanamobilita @energia tutto sommato come idea non mi dispiace, ma credo che dovrebbero comunque vietare l’accesso ai veicoli sopra ua certa stazza, se no dubito che li userebbero in molti.
L’idea di fare auto elettriche con pacchi batteria da sostituire ogni tanto torna alla ribalta, ma mettere su una rete del genere la vedo assai più complicata che realizzare una vera rete di punti di ricarica