In Italia il trasporto pubblico fa pena. Fuori città è inesistente.
Rispetto alla media UE abbiamo circa la metà delle reti tranviarie, metropolitane e suburbane, e anche gli impiegati nel settore sono pochissimi.
Inoltre il #trasportoPubblico si concentra nelle città, e si arriva all’assurdo che chi vive fuori città a causa dei prezzi delle case è spinto ad usare l’auto, che comporta ulteriori spese.
Il ministro dell’asfalto #MatteoSalvini intanto tace
https://www.quotidiano.net/economia/trasporto-pubblico-locale-italia-c264d8a9?live
@rivoluzioneurbanamobilita @energia
io abito in campagna, però a 20 km dalla città. Ve bene che ho più di due veicoli (ho anche un’azienda agricola), ma chi è appiedato ha solo 3 (tre) corriere al giorno per muoversi.
Quando abitavo a Bergen avevo autobus anche alle 2:30 del mattino, e a Kobenhavn potevo essere da Holte all’aeroporto di Karlstrup in 25 minuti, cambiando metro in città, a qualsiasi ora (distanza 50 km).
Qui adesso senza un mezzo tuo non puoi vivere.
@comandante_virgola
La capillarità dei mezzi in nord-europa è impressionante. E trovo divertente sentire i locali che se ne lamentano (parlo della Germania nella mia particolare esperienza), non sapendo quanto peggio potrebbe essere
@energia
@rivoluzioneurbanamobilita @energia
beh: quando vengono in vacanza non hanno certo modo di accorgersene
@rivoluzioneurbanamobilita @energia
Comunque è solo come fanno loro che si gestisce il trasporto pubblico.
Se si facesse così anche da noi il traffico crollerebbe verticalmente.
Nessuno in realtà ha voglia di sciropparsi chilometri di code quotidiane, o i costi esorbitanti del trasporto su gomma.
E l’auto tornerebbe ad essere uno strumento di libertà, non una scelta obbligata.